MONiTOR
  • Home
  • Ultimi
  • temi
    • ambiente
    • casa
    • detenzioni
    • iniziative
    • lavoro
    • migrazioni
    • notizie
    • sanità
    • scuola
    • spazi pubblici
    • storie
    • turismo
  • Città
    • bologna
    • milano
    • napoli
    • roma
    • torino
    • altre città
  • linee
  • culture
    • arti
    • cinema
    • fotografia
    • libri
    • musica
    • teatro
  • Foto
    • fotogallerie
    • fotoreportage
  • storie disegnate
  • Autori
  • edizioni
  • Lo stato delle città
giornalismi
29 Gennaio 2017

RASSEGNA STAMPA – In fondo a sinistra: Forelli, de Magistris, Papa Francesco.

Monitor

rsdef

Una grande prova di liberazione contro l’oppressione. Oltre le mura e oltre le restrizioni, finalmente spazi liberi che saranno vissuti con la passione della gente di Napoli. (luigi de magistris su facebook, 17 gennaio).

Oggi la Città vuole tornare in vetta, nello sport e oltre lo sport. Noi ci crediamo: Napoli è in testa! (luigi de magistris su facebook, 18 gennaio).

Proviamo a dimostrare che si può fare e che anche il diritto a essere liberi e felici non è utopia, ma il risultato del sovvertimento dei modelli liberisti con l’affermazione dei valori dei movimenti popolari e sociali fondati sull’affermazione della Giustizia. Anche ora, in diverse parti del globo, c’è chi costruisce mura, chi ordina guerre, chi accumula ricchezze e chi distrugge la natura, ma c’è anche chi cerca di attuare la rivoluzione dell’umanesimo contro egoismi, oligarchie e nuovi fascismi. (luigi de magistris su facebook, 22 gennaio).

Chi era Dino Forelli? E perché, intabarrato nel suo ulster blue, percorreva freneticamente via Foria?

Soluzioni, neanche a parlarne. (cronache di napoli, 22 gennaio).

La pelle levigata e i capelli tagliati di fresco, Dino Forelli. Consumava le suole tra il Giudice di Pace e l’acquaiolo. Poi si spingeva fino all’Albergo dei Poveri. E ancora tra i Miracoli e fuori, giù per via Duomo e poi al Museo. «Insomma – gli chiese un commerciante – dove andate? Vi servono indicazioni?». 

Chi vorrà acquistare qualsiasi prodotto agricolo o agroalimentare, o confezioni di diversi prodotti a filiera corta non dovrà fare altro che collegarsi su http://amzn.to/2h85t52 dove troverà tutte le offerte del giorno. (eduardo cagnazzi, il roma, 22 gennaio).

Ma Dino Forelli era già sparito. Dopo qualche giorno la stampa lo definì “il misterioso pellegrino”. I giovani lo affiancavano per qualche minuto, gli chiedevano le cose più strane. Dal suo ulster blu Forelli ripeteva solo tre parole: «Non fermarsi mai».

Alla Stazione centrale i lavori di ristrutturazione sono già iniziati e vanno di gran lena, con l’insegna della società di Miami che è spuntata da un giorno a un altro con lo stupore dei viaggiatori abituati a mettersi in coda per gustare Big Mac, Happy Meal o gli Sweety con Nutella. Dopo un veloce restyling si cambia logo, stile e cibo con il famosissimo Whopper, i saporiti King nuggets o l’irresistibile Fusion gusto Perugina a guadagnare nuovi estimatori. (mariagiovanna capone, il mattino, 25 gennaio).

Non fermarsi mai. Era un messaggio graffiante in un periodo di grandi trasformazioni e costante nostalgia. «Non ci fermeremo», facevano eco a Forelli i ragazzini.

I fan napoletani di Luigi de Magistris sono in fibrillazione. Sono gelosi. Come amanti delusi sentono che il sindaco si sta allontanando, almeno con il pensiero: lo dimostra l’ultima dichiarazione ufficiale, rilasciata ieri, in cui è facile leggere tra le righe che la priorità non è più Napoli, ma il lancio del movimento politico di respiro nazionale (Dema) che sta muovendo i primi passi sotto la guida del fratello Claudio. (gianluca rocca, cronache di napoli, 23 gennaio).

I ragazzini attraversavano il centro a piedi, seguendo diligenti le orme di Forelli. Le chiamarono “le stese dolci”, in un periodo in cui la stampa non poteva fare a meno di rievocare il terrore dietro ogni azione umana.

Uno spettacolo non bello. A giudicare dal basso livello generale – a partire da una selezione fisica deludente e disomogenea per finire a una esecuzione tecnica che faceva acqua da tutte le parti, con brutti costumi e neanche a dirlo musica registrata (di pessima qualità…) – la riflessione sorge spontanea: perché il peggio della madre Russia, terra di artisti immensi che hanno scritto la storia della danza mondiale, continua ad avere seguito e un successo straordinario di pubblico? La risposta la sappiamo in tanti, è sempre quella… la poca cultura di danza che continua a oscurare la luce del passato (e anche di una élite del presente) e che fa diventare onnivori laddove la conoscenza, il confronto, la curiosità, il gusto, l’eleganza e la bellezza di un’arte senza pari aiuterebbero a fare una scelta, a saper almeno individuare la qualità di quello che si ha di fronte. Povera danza. (elisabetta testa, il roma, 24 gennaio).

Sulla spinta dei ragazzini di Forelli, la città cambiò passo. Napoli si illuminò e scelse i nuovi capi per uscire dalla crisi.

«Pisapia è velleitario, la sinistra deve ripartire dal Papa» (il fatto quotidiano, 23 gennaio).

Non c’era tempo per battaglie tra intellettuali e non, tra sindaci e scrittori, tra urbanisti e antagonisti. Si mangiavano cibi grassi camminando.

L’anima dell’incontro enogastronomico è stato il ventaglio di cinque proposte di un unico taglio di carne, la tracchiolella di maiale di Macellegria presentata in cinque sfumature diverse che spaziano dalla tradizione all’innovazione, con piccoli tocchi esotici e profumi orientali. Nelle “Cinque sfumature di Tracchia” pezzi di classico stracotto cucinato alla genovese e al ragù napoletano si sono alternati al giros greco servito con salsa tzatziki realizzata con formaggio cremoso campano. (laura caico, il roma, 22 gennaio).

La cittadinanza abbandonò velocemente le automobili. Il sindaco varò la riforma Forelli, installando grossi scivoli pedonali e funivie. I vigili urbani poterono così dedicarsi ai loro hobbies.

Vigili urbani a scuola di arti marziali (il corriere del mezzogiorno, 24 gennaio).

E Dino Forelli? Qualcuno racconta di averlo visto sorridere camminando, alla soglia dei cento anni. È considerato tra i padri putativi della nuova sinistra mondiale.

a cura di palanza

Share on Facebook Share on Twitter Share on Google+
Previous Article La città si rigenera? Imprenditori, militanti e (assenza di) politiche
Next Article Stato e mafia sul litorale romano. Ostia come capro espiatorio

Related Posts

  • I segni del reale. Un corso di giornalismo disegnato a cura di MONiTOR

  • Reportage e inchiesta sociale. Un corso di scrittura giornalistica a cura di MONiTOR

  • Ronaldo chi? Un ricordo di Enzo Baldoni, a vent’anni dalla morte

  • Quarant’anni fa moriva Pippo Fava

Appuntamenti

  • 15 Giugno 2025 / h17:30, – Falastin Hurra, una giornata per la Palestina / Benevento

Edizioni MONiTOR

Lo stato delle città, n°14

Le case dei sogni

Un compagno

Lo stato delle città, n°13

Lo stato delle città, n°12

Lo stato delle città, n°11

Lo stato delle città, n°10

Lievito

La memoria bucata

Lo stato delle città, n°9

Confini

Le guarattelle

Lo stato delle città, n°8

Le fragili alleanze

Lo stato delle città, n°7

La settimana santa

L’estate è finita

La Venere degli stracci

Lo stato delle città, n°6

Baby Gang

Lo stato delle città, n°5

Lo stato delle città, n°4

Solidi

Detti

Lo stato delle città, n°3

Lo stato delle città, n°2

Risalendo la china

Quartieri Spagnoli

L’infelicità italiana

Lo stato delle città, n°1

Lo stato delle città, n°0

Heroes

Lo sparo nella notte

Qualcosa che bruci. Oroscopo di Foucault

Il cielo in una stanza

Lo sparo nella notte

La città orizzontale

Grigio

Primavera breve

Fino all’urdemo suspiro

Vai mo

Palude

iL SINDAKO

Lo stato della città

Il fuoco a mare

La sfida

Odissee

SUPPORTA NAPOLIMONiTOR

AUDIODOC, PODCAST, VIDEO

GALLERIE E REPORTAGE

Storie Disegnate

Lo stato delle città / LA RIVISTA

Newsletter

Loading

Chi siamo

Napoli Monitor è stato un mensile cartaceo, in edicola dal 2006 al 2014.
A partire dal 2010 è un sito di informazione e approfondimento.
Dal 2015 pubblica anche libri e dal marzo 2018 la rivista “Lo stato delle città”.

contatti

La redazione di Napoli Monitor si trova in via Broggia, 11; 80135 – Napoli – info: [email protected]

MONiTOR

© Copyright 2015 - 2023. Proudly supported by dopolavoro and Shift-Left