Foto di Ciro
Ciro ha dodici anni e vive in un territorio di confine tra due quartieri dalle identità molto marcate. Con un piede sta nei Quartieri Spagnoli, con l’altro a Montesanto. Alla sua età non avere i confini tracciati con decisione per certi versi destabilizza, però è anche vero che stimola una curiosità troppo spesso svilita da un radicamento morboso al proprio gruppo d’appartenenza. Per questo e per chi sa quanti altri motivi, Ciro, più di altri, è propenso a esplorare vie a lui sconosciute, quartieri differenti, incontrare persone anche distanti anni luce dal suo mondo di provenienza.
Con la nostra macchina fotografica ha attraversato alcuni dei cortei del Carnevale Sociale napoletano. Le maschere, i costumi, i fuochi, filtrati dai suoi occhi, ritraggono i tanti piccoli tasselli di una festa che prova – ormai da molti anni – a mescolare le carte nei territori che attraversa.
Conclude la galleria un autoritratto (selfie, se volete), fatto come se fosse stato scattato dagli occhi della giraffa di cartapesta alta quasi sei metri che Ciro, insieme ai suoi compagni, è andato costruendo durante i laboratori di preparazione del Carnevale. Se entropicamente è vero che tutto si trasforma, adesso che la giraffa è andata in fumo, che ne è di quella energia spesa nella sua costruzione? Che sia finita tutta nelle fondamenta di relazioni importanti per la costruzione di un condominio solido e riscaldato dal calore di una famiglia allargata? Non ci è dato saperlo. A noi tocca continuare, coscienti del fatto che – come certi anarchici scrivevano sui muri – la migliore lotta è quella fatta senza speranza. (napoli monitor)