Il ministero della salute si è rivolto a me per i nuovi slogan sulla campagna antifumo. Il precedente creativo è morto improvvisamente per overdose di Nazionali. Non aveva mai fumato prima di allora. Crisi. Non sapevano come colmare il vuoto inaspettato e hanno deciso di chiedere al primo che capita. Mi trovavo, per caso, a passare sotto il ministero. Un signore distinto, con molte rughe, un bracciale d’oro giallissimo e il pantalone spuorco di merda, mi ha avvicinato chiedendomi prima se avessi bisogno di aiuto, poi se avevo la febbre. In seguito, scandendo, mi ha posto la seguente domanda: «Le andrebbe di percepiro denaro statala senza imbegno e stando comodamente a casa sue?». Non gli ho neppure risposto. L’ho seguito immediatamente all’interno del palazzo, pisciandomi sotto nel corso della promenade (per solidarietà). Contratto. Tutto regolare. Ottantotto pagine. Pura velina. Bello da toccare e da vedere. Mia madre alla vista dei fogli è impazzita. Ora è rinchiusa in una cantina nella periferia di Roma Magliana. Fa vergogna. Grida in continuazione: «Enzo!». Mi sono subito attivato. Ecco i primi slogans:
“Il fumo fa bene all’economia ma fa male alla salute. Il fumo va comprato ma non fumato”
“È scientificamente testato che una sola sigaretta può causare ustioni di terzo e secondo grado della scala Mercalli”.
“Il fumo provoca febbre alta, tumore ai piedi e incontri con Satana”.
“Mentre tu fumi, nel mondo c’è gente che muore ustionata. Tu fumi la vita altrui”.
“Il fumo cambia la voce di femmina in quella di maschio e la voce di maschio in quella di bovino adulto non a norma”.
“Chi fuma nel 71% dei casi subisce metamorfosi, di questi, il 54% si trasforma gradualmente in Marino Bartoletti”.
“Il fumo attivo provoca il fumo passivo. Il fumo passivo, ben fermentato, provoca il fumo passito. Il fumo passito provoca ubriachezza molesta. La galera è quella che è”.
“Se una femmina incinta fuma è maggiormente soggetta a essere riempita di mazzate perché è troppo egocentrica, chissà chi cazzo si crede d’essere, bisogna starne lontani. Nel 99% è una zoccola rovina-famiglie che si trucca pure… Te lo dice una che ha un marito che è quello che è”.
“Se il Papa fuma è perché è un imbecille”.
“Chi fuma muore. Anche chi non fuma. Ma è secondario”.
Ho preferito per la mia campagna un tocco di eleganza ed evitato, al fianco di questi aforismi, foto di gente squartata o con buchi da qualche parte. Un’unica foto per tutti, quella di un mio vicino di casa, rubata da sotto il balcone mentre era affacciato a togliere i panni. Non ha mai fumato in vita sua. Ma la faccia rende l’idea. (nicola vicidomini)
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