Matthew Nazzareni sorride ventiquattr’ore su ventiquattro a causa di una efficace paresi facciale, dovuta a un colpo di freddo – luglio ’73. Cammina leggiero, sciolto, dinoccolato, distaccato e aligante, come se nulla lo riguardasse, per un problema agli arti inferiori a seguito di una rissa senza mutivo – agosto ’68. Il volto alla Gigi Rizzi ci sta. Vestito di bianco alla amalfitana fa la sua figura. Il comune di Positano lo paga per deambulare nei punti più turistici. Le femmine impazziscono – sogno oleografico del Playboy al sole. Praticamente come lavoro cammina. Matthew Nazzareni non è il vero nome. Gli è stato assegnato dall’Ente del Turismo. Ogni anno, l’Ente del Turismo assegna nomi diversi, scrupolosamente vagliati da una commissione scientifica, ai suoi nuovi camminatori prufessionisti. Nomi di quest’anno, oltre Matthew Nazzareni: Gianni Benatti, Raf Valgani, Walter Di Sipio e Lucas (qui bastava solo il nome).
Ai camminatori è severamente vietato dar troppa cunfidenza alle straniere, prustituirsi, urinare, in caso di richiesta informazioni possono rispondere solo «Si», «No» e «Good». Ai camminatori è severamente consentito intonare Teddy Reno, ballare all’improvviso e delimitare il territorio sputando sui muri. I camminatori che scappano con ricche ereditiere vengono subito recuperati. Sono costantemente monitorati con i microcip utilizzati per il controllo dei piccioni e della fauna selvatica. Anche loro ce l’hanno alla caviglia. La pruvincia di Salierno ha stanziato cinque milioni di euro per questa operazione che incrementa turismo e tradizioni locali. Il vero nome di Matthew Nazzareni è Margnacca Pasquale. (nicola vicidomini)