Non è vero che l’odio sia il contrario dell’amore. Il contrario dell’amore è l’indifferenza: l’odio per chi si amava è solo una terribile perversione. (caffè ristretto di maurizio de giovanni, il corriere del mezzogiorno, 6 maggio).
Simone Contrario è un benestante giovane. Napoli è la sua città, è quella dei suoi genitori ed è stata quella dei suoi nonni. Nonno Benito Contrario era un fabbricante di pellami, uno che si “fece da solo”, come raccontava chi lo frequentava. La fabbrica di pelli Contrario inquinava il golfo, così negli anni Ottanta fu trasferita nell’irno-solofrano, dove poteva inquinare indisturbata. Simone Contrario era l’unico erede ma al compimento dei venticinque anni decise di vendere fabbricati e concessioni per regalarsi un loft a Capri dove vivono abusivamente – ma questo lui non lo sa – due famiglie. Costoro si informano (via Facebook) degli spostamenti di Simone. Quando il padrone è sull’aliscafo, e posta l’immancabile selfie, le due famiglie puliscono in fretta e passano qualche giorno all’addiaccio.
L’evoluzione folgorante della rete sarebbe piaciuta senza dubbio a Karl Marx che prevedeva la vittoria del comunismo “quando gli strumenti di produzione sarebbero stati nella mano dell’operaio”. Oggi siamo vicini a quel punto. (derrick de kerckhove, il corriere della sera, 4 maggio).
Al di là dei bisogni di sopravvivenza, condivisi da tutti gli esseri viventi, gli umani avvertono un altro insieme di bisogni assolutamente imprescindibili: quelli che si riassumono nei concetti di auto-affermazione e di riconoscimento. […] In tutta la nostra giornata noi cerchiamo questo fin dai piccoli gesti quotidiani come l’igiene personale e l’abbigliamento: il barbone infatti non si cura di queste cose perché non cerca più il riconoscimento da parte dei benpensanti, e casomai lo cerca su altri terreni da parte dei suoi pari. (massimo corsale, la repubblica napoli, 3 maggio).
Le due famiglie inconsciamente mantenute dal giovane – e bellissimo – Simone Contrario potrebbero ai più inflessibili lettori sembrare l’ennesimo fenomeno di parassitismo sociale. Invece i Coppola e gli Abbenante hanno un ruolo ben definito nella comunità. Anzi, a Capri le due famiglie godono del massimo rispetto. Lo stesso Simone Contrario, talvolta, scambiando costoro per notabili della movida caprese, ha inteso offrire ad alcuni tra i più piccini un gelato fragola e nocciola, nella famosa piazzetta. Ah, che beffa! Il capotribù degli occupanti a stento tratteneva le risa.
La notizia, onestamente, rappresenta una vera svolta: finalmente le Vele vengono svuotate e le persone che hanno vissuto per trent’anni in quei mostri di cemento e degrado, ora hanno finalmente nuove case, vere case. E allora arrivi in mezzo al marasma della folla che sta sotto agli uffici del comune in piazza Cavour e chiedi: «Avete avuto le chiavi? Siete pronti a entrare nella nuova casa che il comune vi ha appena consegnato?». Momento di smarrimento: le chiavi non le ha avute nessuno. (paolo barbuto, il mattino, 4 maggio).
«Chi mi piace dei nuovi artisti? ‘A verità? Nisciuno. Pensano tutti a fare la canzonetta che dura tre, quattro, al massimo cinque mesi. Io in questo disco parlo direttamente al Signore, mi capisci? Per dirgli: tu hai fatto tutto quello che hai fatto, ma c’haje fatto? Pecche è tutt’accussì sbagliato? L’ho intitolato ‘O sanghe, il sangue, una parola estrema. Come me. Io sono nato ribelle. Fossi nato in America sarei Malcolm X». (livio quagliata intervista james senese, la repubblica, 1 maggio).
Dovendomi recare con mia moglie in via Toledo, ho cercato un parcheggio per la moto, evitando di imitare i tanti incivili che avevano parcheggiato sui diversi marciapiede della zona. In via Oberdan abbiamo trovato il parcheggio delle moto quasi completamente occupato da tre automobili. Abbiamo comunque parcheggiato nel poco spazio lasciato libero, ma siamo stati avvicinati da una parcheggiatrice abusiva che ci ha intimato di spostare la moto perché dava fastidio alla eventuale manovra delle auto. (lettera di luigi di luigi, il mattino, 5 maggio).
Trovandosi spesso per affari a Capri, il commendatore Quadrotto decise in quel giorno di aprile di rinfrescarsi con una granita al pistacchio. Prese dunque posto al bar della Piazzetta, aspettò qualche minuto l’arrivo della sua bevanda, poi la sua attenzione si spostò su un gruppo di facinorosi. Due uomini se le davano di santa ragione, e gli altri intorno li incitavano a battersi ancora più sonoramente. Le ingiurie peggiori provenivano dalle bocche di questi due uomini. Uomini ben vestiti ma lordi nelle espressioni.
Brambilla (M5S): «Lettieri fa accordi con la Lega, mi fa schifo» (il roma, 1 maggio).
“Rocky” Lettieri, a Bagnoli è show: «L`ex pm ha governato una chiavica» (il roma, 1 maggio).
La gaffe di Gargano contro i napoletani: «Sono maleducati» (la repubblica napoli, 5 maggio).
Il commendatore chiese spiegazioni al cameriere. Costui, giovane e inesperto, svelò il quadro: «Sono le famiglie Abbenante e Coppola, abitano abusivamente nel loft di Contrario». Il nome fece sussultare Quadrotto. «Contrario, hai detto?». «Sì, commendatore». Il fondatore della ditta Contrario era stato grande amico del commendatore Quadrotto. Il cameriere attonito raccolse i soldi sul tavolino e vide il commendatore sparire. Su Capri incombevano giorni bui.
Per quanto riguarda il clima di maggio 2016, il ritorno a basse latitudini dell’anticiclone africano e il perdurare sul Mediterraneo di un’area ciclonica determinerà, nella prima settimana, instabilità, grandine e piogge miste a sabbia; nella settimana successiva, il ritorno del bollente e umido anticiclone africano porterà di nuovo un notevole aumento di temperatura e umidità. (adriano mazzarella, la repubblica napoli, 1 maggio).
Nel teatro Gelsomino di Afragola si è tenuta la manifestazione conclusiva della quarta edizione del concorso L’arte per la legalità, organizzato dall’istituto comprensivo Castaldo-Nosengo per sensibilizzare alunni e genitori sul fenomeno del bullismo. (il mattino, 1 maggio).
Il commendatore riferì l’accaduto ai genitori di Simone Contrario. Il padre batté i pugni sul tavolo, deciso a risolvere la questione: «Non sia mai detto che un Contrario permetta questa depravazione! Ne abbiamo allevata fin troppa di classe media! È ora di finirla!», urlò. Contrario senior, che non era iscritto ad alcun social network, partì dunque alla volta di Capri. Sull’aliscafo ripeteva il mantra che gli aveva permesso di concludere memorabili affari in Oriente.
«La Cina va affrontata con metodo» (giorno milano, 3 maggio).
Giunto a Capri decise di recarsi dal sindaco. Il quale conferì immediatamente con l’assessore alle politiche per i disagiati. In tele-conferenza intervennero l’onorevole ai trasporti per il sottosuolo, il ministro delle politiche agricole delle zone depresse, il sottosegretario al sottoproletariato e il commissario straordinario per la gestione rifiuti umani. D’intesa con il cavaliere del lavoro fu raggiunta la sintesi.
Emergenza cinghiali, c`è il piano regionale (il mattino di benevento, 5 maggio 2015).
Soddisfatto per la risoluzione del problema, Contrario tornò a casa. L’onorabilità del figlio era salva.
a cura di palanza
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