
Onofrio Bavaglio era un giornalista scomodo. Nell’esercizio delle sue funzioni non trovava mai la postura corretta. Aveva occhi grandi come il mare e orecchie vaste come il cielo. Questa curiosa conformazione gli aveva permesso di sviluppare dei super-poteri che in redazione gli invidiavano.
Avete presente i film tridimensionali, la cui visione necessita di sofisticati occhiali 3d? La maggior parte delle pellicole cinematografiche che richiedono questo tipo di strumento, sono film di azione, fantascienza e di supereroi. È accaduta la stessa cosa a Cherubino Gambardella. Il grande architetto napoletano, classe 1962, ha indossato gli “occhiali” per vedere meglio la sua città. Cosa ha scoperto? Ha scoperto Supernapoli: quella Napoli che già esiste, che è sempre esistita, ma che nessuno vede. (claudia canfora, il roma, 24 maggio).
Della sua SuperNapoli conosceva ogni istanza, ogni lamentela, ogni gioia e ogni dolore. E scriveva tutto sul suo giornale.
«No, non è letteratura. Semmai ognuna di queste mail nasconde un’inchiesta giornalistica. Guardi qui, la più commovente la firmano quattordici persone, bambini compresi: dormono in venti metri quadrati a Bagnoli, usano un’automobile come armadio e devono pure affrontare lo sfratto…». Gianni Lettieri ha sulla sua scrivania un pacco corposo di missive private: le legge, rilegge, compulsa. Ritiene infatti che le sollecitazioni dei cittadini siano “la migliore lezione per un sindaco”. (carlo puca, panorama, 26 maggio).
Il direttore del giornale aveva deciso di schierarsi in vista della campagna elettorale. Uno dei candidati, suo vecchio amico della SuperDuchesca, gli aveva chiesto collaborazione. Orazio il divino aveva scelto di dimettersi: non poteva tollerare quella linea editoriale. Dell’imprenditore aspirante sindaco sapeva troppe cose, anche le più intime. I social network gli potevano dare più ampio respiro.
Il professor D’Amato ha studiato “il primo e unico caso nella letteratura medica mondiale di asma bronchiale con crisi indotte indirettamente da Facebook su un ragazzo diciottenne, che era stato appena lasciato dalla fidanzata”, ripreso dalla rivista The Lancet. (il giornale, 23 maggio).
Aspirante sindaco desidera incontrarti. STOP. Necessario tuo ritorno al giornale. STOP. Probabile nuovo incarico ben remunerato. STOP. Il direttore. Di questi telegrammi ne arrivavano a decine. Il clima era diventato rovente, i conflitti insanabili.
«Il bilancio è una chiavica». Anche Brunetta contro deMa (metropolis, 24 maggio).
Accoltellamenti. Accuse. Insulti. Querele. Una campagna elettorale così a Benevento non si ricorda da mai. (giancristiano desiderio, il corriere del mezzogiorno, 26 maggio).
Taglio agli sbarchi, Anacapri contro Capri (il mattino, 25 maggio).
Orazio desiderava una vacanza.
Doveva aprire, come da tradizione, nelle feste pasquali ma niente. Poi per il Primo maggio. Nulla. Si sperava per la metà del mese. Nessun segnale. Ora che l’estate è prossima, si addensano nubi cariche di cattivi presagi su Magic World, il parco acquatico e dei divertimenti di Licola, duecentomila metri quadrati di giostre, piscine e scivoli, da ormai due anni in custodia giudiziaria dopo il fallimento della società che lo ha costruito ormai ventisei anni fa. […] A lanciare l’allarme sono i circa duecento lavoratori che, stagionalmente, trovano occupazione nella struttura. «Dopo Edenlandia, anche Magic World», hanno scritto sulla pagina ufficiale di Facebook. Due parchi per divertirsi, due spazi per disperarsi. (antonio menna, il mattino, 22 maggio).
Era tornato in città con i primi sintomi di una depressione latente. Aveva studiato piccoli percorsi cittadini dove l’eco dei lamenti sarebbe stata sommersa dal brio e dal fruscio di danaro.
A Chiaia si può iniziare dalle 18.00 e si passa per un rosé e mozzarella da Alessandra Libonati, Le Zirre o Paola Grande in zona Bisignano Alabardieri e incontri Federica Riccio, Lorena Sivo o Roberta Costa Buccino. Tra Calabritto e Carlo Poerio tappa d’obbligo da MariaGrazia Greco, Alberta Saladino, Roberta Bacarelli e Carla Della Corte per un finger gateau e un calice di nano con Mariaida Avallone, Antonella Cosentino, Francesca e Alessandro Amicarelli, Rosaria Caiazzo o Sergio Colella. Procedi da Alfa Mami e degusta il sushi napoletano di Pietro Parisi con le bollicine di Trento doc in compagnia di Giustina Purpo, Salvatore Falco, Marina Martino e le cugine Bernabò. Sott’ora di cena un salto da Edoardo Trotta a Palazzo Petrucci in via Posillipo: c’è il kepurp (kebab di polpo) di Lino Scarallo e si brinda con Letizia e Gino Metafora, Anna Setola e Stefano Lukacs. (salvio parisi, il mattino, 24 maggio).
Passiamo al vino. Rosso, bianco o bollicine?
«Dipende dalla circostanza e dal cibo».
Ma è vero che il rosso va bene anche sul pesce?
«Va benissimo. Basta servirlo in maniera giusta». (i consigli dello chef alessandro scorsone, maestro cerimoniere della presidenza del consiglio, intervistato da maria chiara aulisio, il mattino, 22 maggio).
Giunto al finger-gateau non ne poteva già più. Gli sembrava di scappare dai propri doveri. Aveva osservato quei sorrisi femminili su quei volti liftati, quei chirurghi plastici fare shopping e andare via senza pagare. E poi aveva ripensato alle donne della sua vita.
Una nuova miniserie sulle “lady Gomorra”. S’intitola Camorriste il programma in onda da martedì alle 22.55 su Crime+Investigation, canale 118 di Sky. (alessandro vaccaro, la repubblica napoli, 22 maggio).
Notificano pena ridotta per buona condotta ma l’arrestata è evasa (il mattino, 22 maggio).
Aveva così scelto di rifugiarsi nei tunnel delle metropolitane in costruzione. Lì nessuno l’avrebbe trovato e nessuna voce l’avrebbe infastidito.
La linea uno della metropolitana si è rivelata un pozzo senza fondo, un “pozzo di San Patrizio”. I lavori sono iniziati nel 1976. Lavori per completare cinque chilometri di tratta. Le stazioni previste dal contratto d’appalto sono diciannove (dalla stazione Piscinola a Dante). La tratta funzionante è costata duecento milioni di euro al chilometro. Una spesa abnorme. Basta pensare che il canale della Manica è costato cento milioni di euro al chilometro ed è stato realizzato in sette anni. (ciro crescentini, cronache di napoli, 25 maggio).
Di Orazio Bavaglio non si hanno più notizie. È considerato l’ultimo supereroe di questa città.
a cura di palanza