Sabato 3 febbraio il presidente del Senato Ignazio La Russa parla della riforma dell’autonomia differenziata rispondendo indirettamente alle polemiche tra il governatore campano De Luca e diversi ministri del governo Meloni. La linea è quella dell’uomo (o della donna) forte al comando: «Capisco le paure, ma credo che l’Autonomia, se mediata da un potere centrale forte come quello che può venire con il premierato, può mettere al sicuro l’unità, l’indipendenza e l’identità della nazione».
Domenica 4 il Corriere del Mezzogiorno pubblica un articolo su uno studio della Banca d’Italia che ha raccolto e analizzato dati sullo stato della scuola in Italia. Il report evidenzia il divario tra Nord e Sud del paese in termini di sicurezza dell’edilizia scolastica e qualità del servizio: mense, palestre, aule, da tutti i punti di vista le scuole del Mezzogiorno sono messe peggio rispetto a quelle centro-settentrionali, con ricadute in termini di apprendimento degli alunni e tasso di abbandono scolastico.
Lunedì 5 parte una nuova “sperimentazione” dell’Eav, che riduce da nove a tre le corse quotidiane della Circumvesuviana “a tripla composizione”, ovvero quelle dei treni che dispongono di tre vagoni. L’ultima “sperimentazione” dell’azienda aveva riguardato l’orario estivo, con il taglio delle linee per i pendolari a vantaggio della tratta sorrentina (a beneficio quindi dei turisti). Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, la “sperimentazione” dell’orario estivo è rimasta in vigore.
Nell’edizione di Repubblica Napoli del 6 febbraio Antonio Di Costanzo rivela che il sindaco di Napoli, nonché commissario per la bonifica dell’ex area industriale di Bagnoli, chiederà al ministro per il Sud, Raffaele Fitto, uno studio su costi e benefici di una eventuale sigillatura della colmata, che quindi potrebbe non essere più rimossa come invece previsto da almeno due leggi nazionali. Di Costanzo si compiace della possibilità di trovare soluzioni “scevre da posizioni ambientaliste ideologiche, su una questione che è stata tra le cause che hanno paralizzato per oltre trent’anni il recupero del quartiere dell’area occidentale”. Nessuna influenza in questa paralisi deve essere stata provocata, almeno secondo Di Costanzo, dalle decine di inchieste giudiziarie che hanno coinvolto praticamente tutti gli amministratori che si sono occupati di Bagnoli negli ultimi vent’anni, e dallo spreco di circa novecento milioni di euro di danaro pubblico, con risultati che la Corte dei conti e numerosi altri magistrati hanno definito “talvolta peggiorativi della situazione precedente”.
Sempre martedì 6 i giornali celebrano la prossima apertura di un nuovo albergo extra lusso nel palazzo Sirignano (storico edificio che si erge accanto a Villa Pignatelli, a Chiaia), frutto di un accordo degli imprenditori Rocco Forte e Nunzio Colella. Sontuoso l’articolo in cui Anna Paola Merone, sul Corriere del Mezzogiorno, intervista “sir” Rocco Forte, proprietario di quattordici alberghi e resort di lusso in tutto il mondo. “Su Napoli – spiega Merone – sir Rocco aveva da tempo allungato il suo sguardo attento. […] Dopo la firma dell’accordo brindisi con champagne francese per poi concedersi all’abbraccio di un vino campano. Rocco Forte cede alle lusinghe del ragù e della genovese, preparate da Diego Nuzzo di “Coco Loco”, e si lascia conquistare dalle canzoni napoletane che accompagnano la colazione organizzata dalla famiglia Colella per siglare l’intesa. […] Per questa giornata molto speciale nulla è lasciato al caso. Gli addobbi floreali e l’impeccabile stile della lunghissima tavola imperiale – intorno alla quale siedono i protagonisti di una sfida che potrebbe definitivamente cambiare le regole dell’ospitalità a Napoli – sono solo i segni esteriori di una organizzazione alla quale hanno lavorato le migliori professionalità locali. Sotto lo sguardo attentissimo di Anna Sorrentino, moglie di Nunzio Colella, e dei suoi quattro figli”.
Lo stesso giorno si segnala un nuovo show elettorale di De Luca, che torna ad attaccare il governo. Il governatore definisce i componenti dell’esecutivo Meloni “disturbati mentali che vanno ricoverati”, il ministro Sangiuliano un “analfabeta di ritorno”, parla di “delinquenza politica” e sostiene che più di quello che sta facendo da presidente della regione potrebbe “solo fare appello alla resistenza, alla lotta armata”. La risposta arriva dal vicepresidente del Senato, Gasparri, che parla di De Luca come “una macchietta che imita il suo imitatore”. Per Gasparri il governatore andrà incontro a conseguenze legali, a meno di “una perizia che ne accerti il disagio mentale” e del conseguente “ricovero in una casa di cura”.
Mercoledì 7 viene pubblicato uno studio di Svimez e Save the Children che evidenzia alcuni dati sulle condizioni del sistema sanitario. Tasso di mortalità oncologica: 9,6 su diecimila abitanti al Sud, 8 al Nord. Aspettativa di vita: 81,7 anni al Sud, 83,2 al Nord. Spesa sanitaria e investimenti per abitante: 1.748 euro in Calabria, 1.818 in Campania, 2.140 in media nel paese.
Lo stesso giorno viene catturato in Albania il ventiseienne Kevin Kurti, broker internazionale del narcotraffico, con importanti legami e interessi criminali in Italia. Kurti era sfuggito all’arresto qualche settimana fa, successivamente alle indagini che avevano portato in carcere, nel novembre 2022, i napoletani Bruno Carbone e Raffaele Imperiale. Il patrimonio del giovane ammonterebbe a diverse centinaia di milioni di euro.
Giovedì 8 sui giornali tiene banco la conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis, che ormai prende il microfono e parte a ruota libera a cadenza settimanale. Tra le altre dichiarazioni, De Laurentis minaccia il sindaco Manfredi, specificando che non si tratta della “solita provocazione”: se entro centoventi giorni i due non si metteranno d’accordo sulla gestione dello stadio Maradona, il presidente partirà con la costruzione di un nuovo stadio ad Afragola. De Laurentiis torna sui divorzi con Spalletti, Giuntoli e persino Benitez, sulla posizione in campo di Lindstrom e sui litigi con Garcia, sulla legge Melandri che “ha rovinato il cinema e il calcio” e sulla Superlega. Dulcis in fundo, crea involontariamente una polemica con suo figlio Luigi (presidente del Bari calcio) e con il sindaco del capoluogo pugliese, definendo il Bari “la seconda squadra del Napoli”.
Sempre giovedì, a San Giovanni a Teduccio, un uomo di cinquantaquattro anni, ex guardia giurata, si affaccia al balcone di casa, spara numerosi colpi di pistola e dopo un tentativo di trattativa con la polizia si suicida. Pochi istanti prima aveva ucciso con una coltellata alla gola sua moglie.
Venerdì 9 i giornali aprono raccontando gli esiti della Cabina di regia su Bagnoli con il ministro per il Sud, altri rappresentanti del governo, il sindaco/commissario Manfredi e l’amministratore delegato di Invitalia (assente la Regione, probabilmente a causa delle polemiche De Luca-Fitto). Il ministro conferma la disponibilità da parte del governo a trovare i soldi necessari per andare avanti con le bonifiche (una cifra che va tra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro), mentre per quanto riguarda la colmata sembra farsi strada la possibilità di una messa in sicurezza in luogo della rimozione. La scelta implicherebbe una modifica dell’intera impostazione dei piani di rigenerazione urbana, inficiando il previsto ripristino della naturale morfologia della costa. Sciacalli e speculatori prendono posizione alla finestra. (redazione)