Caro Ciro Ippolto,
Mi chiamo Flavietto e ho novantacinque anni. Avrei un’idea da proporle in velocità. È risaputo come nei primi anni Uttanta, dopo il succeso di Alien, lei sia riuscito a realizzare, come veniva veniva, Alien 2, fregandosene delle denunce dei produttori americani del film originale. In tutta sincerità, ho apprezzato molto la cosa e vorrei pruporle un vero affare.
Sono andato poc’anzi al cineme a vedere Guerre Stellari. Sono alquanto culpito della ammirevole custanza di questi americani che riescono con rigore, spirito di sacrificio, amor di patria e abnegazione a realizzare lo stesso film da quando hanno vinto la guerra. Cuntinuandosi a gasare dopo settantacinque anni.
L’idea è questa: il seguito dell’ultimo seguito di Guerre Stellari. In Italia, basta chiamarlo Guerre Spaziali e la Disney non ci può fare niente. A meno che non sia amica di Pino Mauro. Per il mercato estero, invece, lo intutuliamo invece di Star Wars, Star War. Togliamo una esse.
La trama. I primi settanta minuti di film consistono che i buoni cumbattono contro i cattivi conquistando l’appoggio emotivo e pulitico del pubblico pagante. Al settantunesimo minuto succede una rissa senza mutivo e i cattivi, uccidendo come capita improvvisamente vincono. Vincono così tanto che non c’è speranza per nessuno e nemmeno più loro sanno a un certo punto del film come andare avanti. Non sapendo cosa fare, si mettono a cacare a terra. Prima dei titoli finali esce un’animazione fatta malissimo del diavolo che abballa, agitando la cora con le mani, sulla bossa nova di Walter Wanderley, Amazonas, del millenovecentosessantuotto. Questa sequenza pre titoli, dovrebbe durare fino alla fine del piezzo sopracitato.
Io credo che:
1) Il pubblico abituale di questi film esce finalmente avvinto, murtificato e sfiduciato nei cunfronti della narrazione sterminatrice inflitta dal mercato americano, o, ben che vada, inizia a tifare finalmente per i cattivi.
2) Comunque facciamo i soldi.
Mi faccia sapere. Il numero di telefone gliel’ho scritto a parte in quel bigliettino spuorco di sangue. Se risponde mia madre rimanga in silenzio, perché tanto non sente dal maggio 1955.
Suo insigne estimatore,
Flavietto Gioia
PS: Ascolta la bossa nova cliccando qui.
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