Ieri, alla abbazia di San Prutetto, una statua della Maronna si è cacata sotto. Era da tempo che le statue della Maronna non facevano qualcosa. C’era una puzza inedita, angelica, paradisiaca, biologica. Gran turismo, il prevete ha già fatto fare il parcheggio: tutti i fedeli e le fedele in fila per sentire il fieto. È tutta roba solida. Ecco perché la Maronna nel corso degli anni solitamente piangeva. Era un fatto di stitichezza. Un bambino, per imitare, si è messo a cacare a terra. Nessuno gli ha detto niente. La merda sul piano mistico è sduganata.
La defecazione, grazie a Dio, ha perso tutte le cunnutazioni simboliche e allegoriche deteriori. Il Riavolo ha già deciso di darsi alla canasta con le amiche: viecchie che fetano di zolfo. Da oggi non sarai accettato dallo stato solo come ricchione, ma anche come uno che caca. Prevista l’appruvazione delle unioni incivili. Si tratta delle unioni di quelli che cacano 24 ore su 24 e quindi hanno un interesse in cumune e quindi si innamorano e quindi fanno famiglie. È inutile dire in cosa cunsista il parto. Dal mumento che questo piezzo può causarmi prublemi senza mutivo, mi firmo con un altro nome. Armando (nicola vicidomini)