Sarà presentato a Napoli venerdì 3 marzo Ombre digitali del lavoro sociale. Socioanalisi narrativa sulle derive del terzo settore, libro curato da Renato Curcio per le edizioni Sensibili alle foglie.
L’utilizzo di piattaforme digitali per la gestione del lavoro in un settore cruciale come quello del sociale ha prodotto e sta producendo cambiamenti significativi sia per chi vi opera sia per chi ne usufruisce. Il libro, frutto di un cantiere socioanalitico autogestito, mette in evidenza alcuni nodi decisivi per un ripensamento del terzo settore e per aprire una discussione in merito. Le esperienze raccolte, la documentazione e le riflessioni analitiche proposte individuano numerose criticità.
La voracità di dati e numeri, propria degli strumenti digitali di cui gli operatori sono ormai obbligati a servirsi, toglie per esempio spazio e valore alle relazioni interpersonali, caratteristica costitutiva del settore dei servizi alla persona, modificando perciò la natura stessa di questi ultimi. L’entrata in campo dell’intelligenza artificiale, con la sua arroganza organizzativa, esautora l’intelligenza relazionale e ancor più la sua linfa empatica sia nei processi di organizzazione del lavoro che nelle rendicontazioni dei loro risultati. Il “lavoro sociale a distanza”, ossimoro implementato durante il confinamento da pandemia, ha inoltre comportato per gli utenti e per gli operatori un’invasione dei propri spazi personali, vanificando talvolta l’erogazione stessa dei servizi. La formazione interamente orientata all’uso dei dispositivi tecnologici e la perdita di anonimato per gli utenti di alcuni servizi costituiscono il definitivo superamento del mito della cooperazione sociale.
Allo Scugnizzo Liberato (salita Pontecorvo, 46), a partire dalle 17:30, intervengono per parlare del volume Renato Curcio e Paolo Bellati.
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