Cammino, batto i tacchi sui sampietrini e mi illudo che gli altri seguano il ritmo dei miei passi. Niente, ognuno pensa a sé: alla bolletta che deve giocare, all’esame da dare, al lavoro da trovare e alle casse da scaricare. Ma guardate piuttosto come sfilo! Un passo dietro l’altro, si passeggia baldanzosi nella mia città. Un momento: dove mi trovo?
I residenti di via Marina hanno protestato, ieri, a causa della “cancellazione” di via Conceria al Mercato, una strada esistente da settecento anni, trasformata improvvisamente in via Nuova Marina con una targa apposta dagli operai del Comune. (il roma, 3 febbraio).
Ci sarà anche modo e tempo di pensare alla musica. All’interno del parco Mascagna infatti, l’intitolazione sarà doppia: la città di Napoli avrà via John Lennon e via George Harrison, i due ragazzi di Liverpool, nonché colonne portanti dei Beatles, che tra gli anni Sessanta e Settanta hanno fatto impazzire le teenager di mezzo mondo. (valerio esca, il mattino, 3 febbraio).
Non mi ci raccapezzo più! Le gambe ora proseguono per inerzia: voi e questa maledetta ossessione di cambiare Napoli, rendete difficile la vita anche agli autoctoni. Una guida ci vorrebbe!
«E allora ti presento Partenope… Guarda questo grande obelisco, qui a Napoli lo chiamiamo guglia…». A spiegare il monumento di piazza San Domenico è un Pulcinella interattivo, che si rivolge ai bambini di otto e nove anni. Sono loro i protagonisti di una sperimentazione unica in Italia. (ida palisi, il mattino, 30 gennaio).
Eh, grazie: per i bambini è più facile. I piccoli si innamorano di tutto. Gli adulti invece diffidano, non comprendono, si fanno domande.
II titolo è Encore un tour autour de la vie: chroniques napolitaines III, e in libreria ci sarà a fine marzo.
L’esperienza da direttore dell’Istituto francese Grenoble: «Quando sono arrivato a Napoli dovevo passarci una notte. Ci sono rimasto dieci anni». […]
Da dove nasce questo suo grande amore per Napoli?
«Quando sono arrivato, da cartesiano, non capivo niente».
(intervista a jean noel schifano, stella cervasio, la repubblica napoli, 2 febbraio).
Caro Jean Noel, qui siamo tutti anti-cartesiani: ci sediamo a tavola presto e ci alziamo tardi. Eppure non ci ritroviamo più, le cose cambiano attorno a noi. Tu invece riesci a cristallizzarle?
Denso e saporito, c`era una volta il vero sanguinaccio napoletano. Da quando nel 1992 è stato vietato l’utilizzo del sangue di maiale è diventato solo una crema al cioccolato. (il corriere del mezzogiorno, 1 febbraio).
Crediamo di essere unici perché ricchi di tradizioni ma siamo capaci di rinnegarle quando non ci fanno più comodo. L’unicità: la pizza la facciamo solo noi così, il caffè viene buono grazie ai tubi dell’acquedotto, l’aria di Napoli ha una certa particolarità. Mi immergo nei quartieri e sento il vento sotto i piedi, passeggio per Santa Lucia, mi spoglio e mi butto a mare, riemergo, fitto un pedalò e me ne vado al largo a vedere la città senza movimento. Ci stiamo isolando. Napoli è un’isola.
Si allarga ancora lo scacchiere arancione. Il sindaco Luigi de Magistris incassa la fiducia, e sopratutto l’appoggio, di “Meridionalisti Napoli Capitale”, la terza lista a vocazione sudista che ha deciso di scendere in campo per sostenere la volata elettorale dell’ex pm. (ln, il roma, 30 gennaio).
Chi sta bene su un’isola? Quelli che possono andarsene quando vogliono.
La mia Pasqua a Capri con Togliatti e la Jotti (abdon alinovi, la repubblica napoli, 30 gennaio).
Della Palestina si è già detto, ma Giggino è stato in tanti altri posti nel frattempo. È stato a San Francisco e a New York. Tra una delibera e un tweet sul potere rivoluzionario arancione, ha fatto una capatina a Bruxelles e ad Amburgo. Un attimo prima era in consiglio comunale, quello successivo stava prenotando per San Pietroburgo. E ancora trasferte a Vienna e a Barcellona. È stato anche il primo amministratore locale (e a occhio e croce pure l’unico) a fare rotta su Baku, in Azerbaijian che non è proprio una meta internazionale di prim’ordine. Da Giggino ‘a manetta è diventato Giggino millemiglia. (simone di meo, il giornale, 1 febbraio).
Un traghetto per collegare Napoli all’Egitto. È l’idea lanciata ieri mattina dal ministro plenipotenziario commerciale del governo egiziano, Galal Elsawy in visita all’Autorità portuale di Napoli. (il mattino, 3 febbraio).
Quelli che restano, i sopravvissuti, passano all’ingrasso.
Era stato il tormentone delle vacanze di Natale: il clima insolitamente caldo, insieme alle poche piogge dell’ultimo scorcio del 2015, aveva spinto ai massimi la concentrazione di polveri sottili praticamente ovunque in Italia. A Napoli il sindaco ha firmato un’ordinanza che vieta la circolazione da oggi fino al 6 febbraio. (matteo palo, qn, 1 febbraio).
Fa aumentare di peso. Alcuni inquinanti presenti nell’aria, nelle acque o nei cibi possono favorire l’aumento di peso. Secondo gli esperti, sono maggiormente responsabili le polveri sottili dell’aria (Pm 10 e Pm 2,5), alcuni pesticidi, certi componenti delle plastiche come gli ftalati o il bisfenolo. (viversani e belli, 31 gennaio).
In futuro le riserve di cibo e di aria scarseggeranno. Allora sarà il panico. Vecchi, donne e bambini resteranno chiusi in casa. Dallo spioncino si valuteranno i sospetti. Pistole cariche pronte a far fuoco. Gli uomini percorreranno strade deserte, orecchie tese e occhi aperti. Ci si contende l’ultimo pezzo di pane.
Bassolino: «La città ha paura». E lancia l`allarme sicurezza. «In diversi quartieri ormai vige il coprifuoco la sera e non circolano neppure i bus. I residenti hanno paura di uscire per strada. La situazione è molto grave». (carla guarnieri, metropolis, 1 febbraio).
«Vendo un garage comprato molti anni fa – dice, raccontando la sua storia di movida selvaggia, un residente di Chiaia – usavamo l’auto solo nei fine settimana. Ma ora che la movida ci impedisce di uscire, a che cosa mi può servire la proprietà di un box?». (stella cervasio, repubblica napoli, 31 gennaio).
Attualmente la telecamera attiva ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette è solo quella al varco di piazzetta Rodinò. In vico Belledonne e in via Cavallerizza gli occhi elettronici che elevano multe in automatico sono accesi solo dalle 19 alle 7 del mattino. Ma eserciti di centauri violano il divieto entrando nell’area pedonale da piazza dei Martiri, percorrendo in senso vietato via Alabardieri e lasciando i motorini in sosta a un passo dai baretti. Mentre i residenti da tempo hanno rinunciato a utilizzare auto e mezzi a due ruote per uscire durante i fine settimana: percorrere pochi metri in zona movida richiede anche un’ora. (anna paola merone, il corriere del mezzogiorno, 3 febbraio).
Una chat Whatsapp per frenare la movida selvaggia. E soprattutto la rabbia dei residenti (luigi nicolosi, il roma, 4 febbraio).
Che direbbe una vecchia napoletana carica di quel buon senso tipico delle donne del popolo se dovesse imbattersi improvvisamente in un terrorista, vero o presunto che sia? La risposta prova a darla Peppe Lanzetta, che con il suo reading Zia Titina e l’Isis sarà domani e sabato alle 21 alla Sala Ferrari del Vomero. (stefano de stefano, il corriere del mezzogiorno, 4 febbraio).
«Da sindaco prenderò tre provvedimenti immediati: istituzione di un corpo speciale di trecento agenti di polizia municipale appositamente addestrati e guidati da un uomo con grande esperienza in questo campo, abituato a combattere la criminalità. Questa squadra avrà presidi permanenti in ogni quartiere e risponderà direttamente a me; ripristino e potenziamento di un sistema di videosorveglianza integrata controllata da un quartier generale h24 che dia disposizioni immediate di intervento al corpo speciale». (intervista a gianni lettieri, metropolis, 4 febbraio)
Conto solo due provvedimenti. Il terzo quale sarebbe? Se qualcuno ha notizie sul terzo provvedimento urgente di Lettieri può scrivere a [email protected] o chiamare il numero verde 800.390.390. Grazie.
Ma nei luoghi come Napoli, invece, dove la riproducibilità delle azioni delittuose è la normalità, dove la pervasività delle reti criminali è più forte dei singoli appartenenti, dove un esercito di riserva delinquenziale è sempre pronto a prendere il posto dei caduti e degli arrestati, come la mettiamo? (isaia sales, il mattino, 5 febbraio).
a cura di palanza