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16 Marzo 2016

Omicidio Bifolco, il 21 aprile la chiusura del processo

carmine baiano, centro direzionale, davide bifolco, giai macchiarolo, ludovica mancini, processo
sam_1
(disegno di sam3)

Dopo dieci mesi di dibattimento, e a venti mesi di distanza dal fatto, si chiuderà giovedì 21 aprile il processo per l’uccisione di Davide Bifolco, per il quale il carabiniere Gianni Macchiarolo è imputato di omicidio colposo. La comunicazione è stata resa questa mattina dal giudice Ludovica Mancini, nel corso dell’udienza, svoltasi come sempre a porte chiuse, nell’aula 115 del tribunale al Centro Direzionale.

Qualche momento di tensione si è registrato all’esterno dell’edificio, dal momento che alcuni alti dirigenti della questura pretendevano di impedire l’accesso non solo all’aula, ma addirittura al tribunale, agli accompagnatori del padre di Davide, Giovanni. Alla fine, dopo una surreale trattativa, l’ingresso è stato consentito, confermando le perplessità su una gestione abbastanza ottusa da parte delle forze dell’ordine, fatta di continue provocazioni nei confronti di amici e familiari del ragazzo, che ha creato innumerevoli occasioni di tensione nel corso del procedimento e che non lascia ben sperare in vista dell’udienza finale.

Per quanto riguarda gli scenari futuri, dopo il rinvio della scorsa settimana – con il quale il giudice aveva preso tempo per riflettere sulla testimonianza del consulente Baiano – una delle possibilità era che il magistrato chiedesse una nuova perizia, per far luce sui punti poco chiari di quella depositata dal pubblico ministero. Con l’udienza fissata al 21 aprile, invece, le possibilità restano due. La prima è che dopo la discussione, in quella stessa sede, il giudice emetta sentenza, giudicando Macchiarolo per omicidio colposo, sulla base della condanna a tre anni e quattro mesi chiesta dal pm, con rito abbreviato; la seconda è l’accoglimento delle istanze della parte civile, che aveva chiesto integrazioni probatorie al processo al fine di riconsiderare il capo d’accusa, da omicidio colposo a volontario: in questo caso, il giudice riconsegnerebbe gli atti nelle mani del pubblico ministero, chiedendogli di riformulare l’accusa e aprire quindi un nuovo procedimento. Comunque sia, per la definizione di questa vicenda, si tratterà di una data decisiva. (riccardo rosa)

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1 Comment

  1. fabrizio marreno
    22 Marzo 2016 at 18:29

    Noto come segui assiduamente questa vicenda. Ci daresti anche un aggiornamento sugli assassini di Antolij Korol?

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