NapoliMONiTOR
  • Home
  • temi
    • città
    • culture
    • iniziative
    • lavoro
    • migranti
    • recensioni
    • rifiuti
    • sanità
    • scuola
  • fotoreportage
  • edizioni
città
1 Febbraio 2017

Uno spettro si aggira sul vulcano. Lo strano caso del Circolo Anarchico di Ercolano

anarchici, casa pound, ercolano, napoli, resina, vesuvio libertario
(disegno di escif)
(disegno di escif)

In questi ultimi giorni è stata pubblicata dalla stampa locale l’ennesima versione del piano di evacuazione della zona vesuviana in caso di eruzione del vulcano. Zona rossa può diventare il titolo di un sequel che vedrà fine soltanto quando lo Sterminator Vesevo deciderà di rispondere alle sollecitazioni che provengono dalla maggior parte delle curve degli stadi italiani (Napoli esclusa). Ma al di là dei sommovimenti magmatici, nella zona vesuviana si attivano esperienze sotterranee di ben altra natura che riescono – talvolta – a salire agli onori delle cronache.

La mattina del 15 novembre 2016 alcuni quotidiani locali (Roma, Cronache di Napoli) e anche nazionali targati Caltagirone (Mattino e Messaggero) riportavano l’insorgere del pericolo terrorista e insurrezionalista nella tranquilla cittadina di Ercolano, già mortificata dal non essere diventata capitale della cultura Italiana per il 2017. Cos’era accaduto? Durante un presidio antisgombero di una palazzina occupata da famiglie locali, organizzato dal gruppo Golfo di Napoli dell’organizzazione neofascista Casa Pound, per cui erano intervenuti esponenti di caratura nazionale, il 14 novembre si erano verificate delle scaramucce tra i “fascisti del terzo millennio” e militanti anarchici e antifascisti genericamente ricondotti alla struttura del Circolo Anarchico Vesuviano, circolo libertario da qualche anno attivo nella zona di Resina. Si sarebbe trattato di un episodio abbastanza circoscritto se non fosse intervenuta in seguito la reazione spropositata da parte dei carabinieri della zona che avevano circondato in forze l’area antistante al circolo, assediando per più di nove ore una decina di militanti che vi si erano rifugiati. Dopo un’estenuante trattativa, calata la sera e formatasi una folla di residenti e solidali accorsi a vedere quanto stava accadendo, gli assediati decidevano di procedere a una rocambolesca fuga, correndo all’esterno della struttura in direzioni diverse. Complici la sera e la folla, i militi presenti, colti di sorpresa, riuscivano a fermare soltanto quattro fuggitivi. Inoltre, un colonnello della Benemerita cadeva nella corsa riportando alcune escoriazioni.

A uno dei quattro fermati è stata inflitta una pena (sospesa) di tre mesi per oltraggio a pubblico ufficiale e ad altri tre sono state appioppate denunzie per lo stesso reato e per l’interruzione di pubblico servizio. Il colonnello ha avuto una prognosi di guarigione di pochi giorni. La stampa ha individuato l’origine del fatto nell’attività di pericolosi elementi anarco-insurrezionalisti, attivi da tempo nell’area vesuviana. Si tratta, in effetti, di individualità della zona che da qualche tempo hanno avviato un’attività composita intorno al circolo, costruendo una biblioteca tematica, organizzando doposcuola per bambini e adolescenti della zona, dando vita a iniziative, concerti, presentazioni di libri. Attività che, fin dal principio, hanno riscosso un interesse da parte dei carabinieri locali, dal momento che gli stessi hanno esercitato pressioni sul proprietario dei locali per rifiutare gli affittuari (il Circolo Anarchico Vesuviano non è uno spazio “liberato”, ma uno spazio consapevole e autofinanziato senza compartecipazioni istituzionali); nonché hanno più volte provato a identificare gli attivisti.

A margine di quanto avvenuto il 14 novembre scorso, il circolo è stato messo sotto sequestro dall’autorità giudiziaria che ha provveduto anche a confiscare tutta la strumentazione e documentazione esistente all’interno (opuscoli, libri, un pc, una bicicletta e altri oggetti di uso comune). Dunque al momento il Circolo non esiste più (almeno fisicamente), è stato evacuato con successo. La zona vesuviana, da anni segnata da una preoccupante atarassia politica, è stata bonificata. Persiste la pubblicazione aperiodica Vesuvio Libertario, che pubblica interventi di natura diversa, alcuni dei quali di riflessione sul territorio di riferimento: i progetti di trasformazione urbana, lo stato della linea di costa, l’impatto dell’industrializzazione di vecchio e nuovo tipo alle pendici del Vulcano. In attesa che faccia pulizia, stavolta delle persone giuste. (-ma)

Previous Article Stato e mafia sul litorale romano. Ostia come capro espiatorio
Next Article Gelo, burocrazia e polizia. L’accoglienza di Parigi ai migranti

Related Posts

  • I LUOGHI DELLA MUSICA – Terry Riley a Casa Morra

  • Gli occupanti casa lasciano il Comune. Una prima vittoria degli ospiti indesiderati

  • I LUOGHI DELLA MUSICA – Dissonanzen, venticinque anni di musica collettiva

  • Tra rivolta esistenziale e progetto politico. La storia sotterranea del Sessantotto napoletano

Leave a Reply

Annulla risposta

Appuntamenti

Edizioni MONiTOR

Lo stato delle città, n°10

Lievito

La memoria bucata

Lo stato delle città, n°9

Confini

Le guarattelle

Lo stato delle città, n°8

Le fragili alleanze

Lo stato delle città, n°7

La settimana santa

L’estate è finita

La Venere degli stracci

Lo stato delle città, n°6

Baby Gang

Lo stato delle città, n°5

Lo stato delle città, n°4

Solidi

Detti

Lo stato delle città, n°3

Lo stato delle città, n°2

Risalendo la china

Quartieri Spagnoli

L’infelicità italiana

Lo stato delle città, n°1

Lo stato delle città, n°0

Heroes

Lo sparo nella notte

Qualcosa che bruci. Oroscopo di Foucault

Il cielo in una stanza

La città orizzontale

Grigio

Primavera breve

Fino all’urdemo suspiro

Vai mo

Palude

iL SINDAKO

Lo stato della città

Il fuoco a mare

Lo stato delle città / LA RIVISTA

Iscriviti alla nostra Newsletter

Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy.

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Fotoreportage

Storie Disegnate

Napolimonitor.it 2006 > 2015

Lo stato della città / IL LIBRO

Chi siamo

Napoli Monitor è stato un mensile cartaceo, in edicola dal 2006 al 2014.
A partire dal 2010 è un sito di informazione e approfondimento.
Dal 2015 pubblica anche libri e dal marzo 2018 la rivista “Lo stato delle città”.

I nostri…

cyop&kaf, martina di gennaro, dopolavoro, escif, malov, diego miedo, otarebill, ottoeffe, le sabbie di marte, sam3, i siciliani, lo stato della città

amici

article 11, a voce alta, canemorto, carmilla, eduardo castaldo, cqfd, valentina galluccio, giulia landonio, pagina3_radio3, periferies urbanes, perunaltracittà, sensibili alle foglie, irene servillo, mario spada, lo squaderno, la terra trema, la versione di jean, rosario vicidomini, una città, yairaiha onlus

Contatti

La redazione di Napoli Monitor è ai Quartieri Spagnoli (via Emanuele De Deo 63/a, 80134 - Napoli) info: [email protected]
NapoliMONiTOR
© Copyright 2015. Proudly supported by dopolavoro and Shift-Left