
Qualche giorno fa ero nel mio quartiere con M. (lettera di fantasia), sedici anni. Mi stava raccontando del suo lavoro estivo, in cucina, in un ristorante della zona (M. studia all’alberghiero e cucinare è la cosa che gli piace di più). Ogni tanto gli fanno impiattare le portate e il proprietario dice che punta molto su di lui per il futuro. Per queste prime due settimane gli ha dato trenta euro a sera, laddove per sera intendiamo un orario di lavoro dalle sei a mezzanotte-l’una circa nei giorni feriali, e nei weekend anche oltre. Gli dà, quindi, più o meno, quattro euro e cinquanta all’ora, senza pagare un centesimo di tasse.
Camminando camminando ci siamo imbattuti nel set di una fiction di Rai Uno. Ho suggerito a M. di andarsi a fare un selfie con la protagonista, Serena Rossi. Non la conosceva. E comunque, mi ha detto in dialetto: «Dopo che ho pulito quattro chili di cozze solo io, la foto me la deve chiedere lei a me».
Per assistere alla sfida del 20 luglio ad Arlington, Texas, che vedrà il ritorno di Mike Tyson sul ring a cinquantotto anni contro lo youtuber Jake Paul (ventisette), il pacchetto vip raggiunge la cifra folle di due milioni di euro. (corriere della sera, 11 maggio 2024)
In gergo giornalistico si chiama “buco” quando succede qualcosa di importante e tu te la fai scappare. Quando scrivevo per un giornale cittadino, capitava che non volevano pubblicarmi i pezzi e ritenevano una perdita di tempo darmi delle spiegazioni. Così mi dicevano: «Eh non c’è più spazio: ieri abbiamo bucato, dobbiamo per forza scrivere di X». Inutile dire che quasi sempre X era un argomento irrilevante per le sorti dell’umanità.
Tuttavia, ci sono articoli che ogni giornale che si rispetti sa di non poter bucare.
La tribuna vip del Napoli è convinta: Conte è l’uomo giusto per ripartire (la repubblica napoli, 4 giugno 2024)
L’euforia dei tifosi vip per Conte: “Colpo De Laurentiis! Ora un altro scudetto”. (il mattino, 6 giugno 2024)
L’entusiasmo dei tifosi vip, da Balivo a Clementino (il corriere del mezzogiorno, 6 giugno 2024)
E poi certi titoli non passano mai di moda:
Gli 800 anni della Federico II e i laureati illustri: “Una gioia tornare qui” (il mattino, 6 giugno 2024)
L’Università Popolare degli studi di Milano realizza un sito dedicato ai suoi studenti vip (il corriere del web, 27 giugno 2023)
La Federico II premia i laureati vip. Grande festa con Arbore e Di Bella (il corriere del mezzogiorno, 10 giugno 2016)
Non tutti sanno che l’origine del termine VIP (dall’inglese “very important person”) è da ricercare addirittura nel gergo militare dell’immediato dopoguerra. Si trattava infatti dell’acronimo con cui agli aviatori della Royal Air Force inglese veniva comunicato che avrebbero trasportato, nel loro prossimo viaggio, una personalità meritevole di un livello di tutela molto alto.
Un compito speciale che aveva compreso in precedenza anche i viaggi effettuati da Winston Churchill in tempo di guerra, quando l’equipaggio forniva al primo ministro persino le pantofole, riscaldate nel forno della cucina dell’aereo. (royal air force historical society journal, n. 22)
Ora, sarebbe banale sottolineare che ogni epoca ha i vip che merita.
Chiara Ferragni, solidarietà dei vip dopo la copertina-clown de L’Espresso (dilei.it, 8 marzo 2024)
E che i vip di ogni epoca hanno il trattamento che quell’epoca può riservargli.
Sequestrato il noto ristorante Assunta Madre nel cuore di Roma, a via Giulia, frequentato da personaggi del mondo dello spettacolo e calciatori, e arrestate per riciclaggio sei persone tra cui il titolare, un direttore di banca e un commercialista. Il titolare, l’imprenditore Gianni Micalusi, detto Johnny, avrebbe dovuto inaugurare oggi un nuovo ristorante Assunta Madre a Montecarlo, insieme a Flavio Briatore. […] Gli arrestati sono ritenuti responsabili di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita nell’ambito dell’indagine durata due anni. (ansa.it, 9 maggio 2017)
A ragione era considerato il miglior ristorante di Mosca, e non solo perché occupava due grandi sale coi soffitti a volta sui quali erano dipinti cavalli color lilla dalle criniere assire, non solo perché su ogni tavolino c’era una lampada coperta da uno scialle, non solo perché lí non poteva intrufolarsi il primo venuto, ma soprattutto perché per la qualità dei piatti, il Griboedov batteva e strabatteva qualsiasi ristorante di Mosca, e questi piatti venivano serviti a prezzi più che convenienti, per nulla onerosi. […] «Dove ceni stasera, Amvrosij?». «Che domanda! Qui, naturalmente, caro Foka! Arčibal’d Arčibal’dovič mi ha sussurrato che stasera sulla lista ci sarà del pesce persico au naturel. Una cosettina da maestro!». «Eh, sai vivere, tu, Amvrosij!», rispose con un sospiro Foka […]. «Tu vuoi dire, Foka, che si può trovare pesce persico anche al Colosseo. Ma al Colosseo una porzione costa tredici rubli e quindici copeche, mentre da noi, cinque e cinquanta! Inoltre, al Colosseo il pesce persico è di tre giorni e, inoltre, nessuno ti garantisce che al Colosseo non sarai preso a grappoli d’uva in faccia dal primo giovincello capitato lì dal Passaggio teatrale». […] «Pensi poi allo sterleto, allo sterleto in un pentolino argenteo, allo sterleto a pezzetti alternati con code di gamberi e caviale fresco! E le uova in cocotte con una purea di funghi in tazza? E i filettini di tordo, non le piacevano? Coi tartufi? E le quaglie alla genovese? Nove e cinquanta! E il jazz, e il servizio cortese! E a luglio, quando tutta la famiglia è in campagna, mentre lei è trattenuto in città da affari letterari improrogabili, sulla veranda all’ombra della vite rampicante, il piatto di soupe printanière in una dorata chiazza sulla lindissima tovaglia?». (michail afanas’evič bulgakov, il maestro e margherita)
Solo dopo venne il giovane poeta Ivan Bezdomnyj. E da lì tutti gli altri.
Ma che te miett’ annanz’ a fa’ tanto ‘o stesso trasimm’.
Manca ancora quaccherun’ e conta quante simm’.
Pecché Salierno s’arrevota ogni vota ca ascimm’,
pecché talmente d’e foto pare ‘o set ‘e ‘nu film.
Guagliun’ diffidati int’a tribuna vip
trasimm’ a disagiati int’e locali chic.
A te è servuta ‘a laurea, a me ‘na penna Bic,
chi tene troppo o jesce pazzo o se ‘mpicca.
(rocco hunt, mario merola flow)
(riccardo rosa)